19 luglio 2013

Il girone dei docenti/formatori


'Dante' photo (c) 2007, Josep Santacreu - license: http://creativecommons.org/licenses/by/2.0/ Se Dante scrivesse adesso la sua Divina Commedia avrebbe un bel daffare con il numero dei gironi dell'Inferno e le corrispondenze numeriche divine.

Dovrebbe infatti aggiungere un girone, ma forse non dovrebbe metterlo all'Inferno, ma in un posto più prossimo alla superficie, diciamo nel Purgatorio, magari.

Il girone in questione è fatto da una serie di corridoi infiniti, bui e soffocanti, sui quali si aprono infinite porte di altrettante aule, anch'esse buie e soffocanti, con muri scrostati e oscenità dipinte.

All'interno delle aule, un numero spaventoso di ragazzi e ragazze urlano e ridono, sentono musica e chattano su FB, saltano dai banchi e si lamentano del caldo, dormono e lanciano insulti.

Alcune di queste stanze in realtà sono uffici, surriscaldati e fumosi, con pseudo direttori/dirigenti vestiti alla moda che parlano, parlano, parlano e promettono. Negli uffici tante casseforti. Aperte, vuote, con le ragnatele.

In altri uffici, telefoni impazziti e segretarie rassegnate che organizzano, spostano, sistemano. Qualcuna ripete instancabilmente "poi, ma non so, vedremo, più avanti".

Al centro di questo luogo infernale c'è lui, il povero docente, con la schiena piegata dagli anni di studio e da zaini pieni di titoli, lauree, master, libri, corsi.
Il poveretto ha diffidato dei concorsi pubblici per diventare insegnante, oppure ci ha provato ma non ha perseverato abbastanza. Ha disdegnato un posto più tranquillo al call center sotto casa, accecato dalla superbia del proprio sapere. Ha creduto che a qualcuno di quegli esseri urlanti e indifferenti seduti (più o meno) nelle aule soffocanti di cui sopra importasse quello che aveva da dire.

Risate fuori onda

La punizione divina ha voluto per lui una corsa continua tra un'aula e l'altra, cercando di capire come incastrare corsi e spostamenti in 24 ore senza perderne nessuno. Gli ha dato studenti urlanti e indifferenti per fargli perdere la voce e la pazienza, per dargli, con la rassegnazione, la giusta punizione per quella hybris derivata da un pezzo di carta chiamato laurea/diploma/master.
Gli ha dato enti di formazione che parlano, promettono, chiedono, pretendono...e non pagano, o forse sì, ma poco, o forse abbastanza, ma quando?

Ultimamente ho di nuovo fatto parte anch'io della trista schiera.

La cosa più terrificante e diabolica è che questi peccatori ci ricascano, magari stavolta mi va meglio...

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