21 marzo 2013

Una cultura della sicurezza contro la crisi

'White Turtles' photo (c) 2007, Fay Celestial - license: http://creativecommons.org/licenses/by-nd/2.0/ Recentemente ho tradotto un white paper (un documento usato da un'azienda per descrivere le soluzioni che offre per risolvere i problemi dei clienti) che riguardava la cultura della sicurezza.

Nel documento veniva riportato il caso di una multinazionale cosmetica i cui stabilimenti produttivi erano bianchi e puliti e nella quale questa pulizia era anche indice di attenzione alla sicurezza.

Si diceva, appunto, che la prima impressione che un cliente, ispettore, fornitore, consulente si fa di un'azienda e di quanto ritiene importanti pulizia, ordine e sicurezza, deriva proprio dallo stato degli stabilimenti produttivi, dall'ordine e dalla pulizia degli stessi.

Senza contare che un luogo pulito e ordinato presenta comunque meno occasioni di infortuni dovuti, per esempio, a pavimenti sporchi/scivolosi, attrezzi sparsi e in disordine, segnaletica mancante e così via.

La pulizia, la cleanliness (che è più un insieme di ordine e pulizia, ha un'accezione più ampia) di un'azienda riflette pertanto la sua attitudine verso la sicurezza e dà modo ai visitatori di farsi un'idea sull'importanza che la sicurezza ha per quell'azienda.

Nel documento, si fa poi un passo oltre, dicendo che la sicurezza porta anche a redditi aziendali più elevati e che la cultura della sicurezza è importante e deve essere diffusa in tutto lo stabilimento e tra tutti i dipendenti.

Quanti selezionatori del personale ad un possibile candidato per una mansione qualsiasi fanno domande sulla sicurezza? Sull'attitudine che il candidato ha verso la sicurezza, su quanto la ritiene importante?
Quanti periodi di prova/addestramento riguardano anche la sicurezza e la pulizia?
Quante aziende premiano i dipendenti che mantengono pulito e ordinato il luogo di lavoro e rispettano le regole della sicurezza?

Ho fatto moltissimi colloqui, ho lavorato in molti posti, anche diversi tra loro, ho parlato, durante i miei corsi, con persone provenienti da ambiti lavorativi i più disparati. Non ho mai sentito, né sperimentato di persona, un atteggiamento di questo genere.

Eppure un'azienda pulita e ordinata, attenta alla sicurezza, che motiva i dipendenti a comportarsi in modo attento e responsabile, è un'azienda che lavora meglio, che dà una buona impressione di sé a clienti, fornitori, ispettori, finanziatori. Un'azienda che in ultima analisi può solo avere dei vantaggi, dal punto di vista competitivo e finanziario.
Anche in questo periodo di crisi, anche se la sicurezza costa (ma la non sicurezza costa di più...).
Riflettiamoci tutti.

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