30 giugno 2011

Fonti di reperimento clienti: l’importanza delle conoscenze


Tempo fa ho rivolto ai colleghi su ProZ una domanda su quali fossero le fonti più importanti per reperire nuovi clienti/lavori.
È stata una sorpresa per me vedere che, anche nell’era di internet, il modo migliore per procurarsi clienti rimane quella del passaparola. È vero che il passaparola può avvenire via internet, però mi aspettavo che avere un proprio sito web, partecipare ai social network, essere iscritti a portali del settore fossero le chiavi per ottenere visibilità e quindi nuovi clienti e lavori. Un altro metodo tradizionale – l’invio di CV ad aziende e agenzie di traduzione – rimane ugualmente importante.
Questo è vero anche in settori diversi da quello delle traduzioni, lo vedo per esperienza. Non si tratta di andare da quel professionista solo perché ha 30 anni di esperienza e una clientela consolidata, vale anche per professionisti giovani e appena arrivati sul mercato.
È importante allora comunicare, sempre. Far conoscere a tutti il proprio lavoro, anche in situazioni in cui non ci si aspetta di trovare potenziali clienti (dal medico, in vacanza, in viaggio).


Il web 2.0 è comunque uno strumento molto utile, come appare anche nelle risposte date dai colleghi. Mi viene in mente un esempio dell’utilità di avere un blog. Nel loro blog TranslationTimes, le sorelle Jenner raccontano di come hanno trovato un cliente tramite un loro blog di argomento del tutto differente, sul giardinaggio. È vero, come loro stesse raccontano, che il dirigente di un’azienda nel tempo libero si dedica ai propri interessi e può capitare nel nostro blog che riguarda un argomento del tutto diverso dalla nostra professione. Anche in questo caso, a voler ben vedere, tutto si riduce ad una rete di conoscenze.

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